Il Palazzo reale di Caserta fu voluto dal Re di Napoli Carlo di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale Napoli e al suo reame, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles.


La costruzione fu assegnata dal sovrano all'architetto Luigi Vanviteli, a quel tempo impegnato nei lavori di restauro della Basilica di Loreto per conto dello Stato Pontificio. l re chiese che il progetto comprendesse, oltre al palazzo, il parco e la sistemazione dell'area urbana circostante, con l'approvvigionamento da un nuovo acquedotto. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato Borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale.

Vanvitelli giunse a Caserta nel 1751 e diede inizio subito alla progettazione del palazzo, commissionatogli con l'obbligo di farne uno dei più belli d'Europa. Il 22 novembre di quell'anno l'architetto sottopose al re di Napoli il progetto definitivo per l'approvazione. Due mesi dopo, il 20 gennaio 1752, nel corso di una solenne cerimonia alla presenza della famiglia reale con squadroni di cavalleggeri e di dragoni che segnavano il perimetro dell'edificio, fu posta la prima pietra. Il 1° marzo 1773 morì Vanvitelli al quale successe il figlio Carlo: questi, anch'egli valido architetto, era però meno estroso e caparbio del padre, al punto che trovò notevoli difficoltà a compiere l'opera secondo il progetto paterno.

Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Reggia_di_Caserta